martedì 23 febbraio 2010

Sfogliando… Piccoli crimini coniugali, di EE Schmitt

È uno dei miei libri preferiti, l’unico che regalo sempre sapendo di non sbagliare: un commedriamma sulla coppia, un mix perfettamente calibrato di irriverente cinismo, battute salaci e irresistibili drammi. Ci sono un Lui e un Lei che rincasano dopo la quindicinale convalescenza di lui, che, dopo un incidente domestico, ha completamente perso la memoria. L’appartamento però non gli ricorda nulla: “Ma lei è sicura di essere mia moglie? Non è che per caso appartiene a un gruppo di vedove che vanno negli ospedali per portarsi a casa degli amnesici?”. Il tono continua così, fresco, leggero e spassoso, fino a quando le prime ombre iniziano a proiettarsi sul tentativo di ricostruzione di quella che appare sempre più come una fittizia famiglia felice. Lei lo dipinge perfetto: marito ideale che riesce a resistere in un negozio di scarpe per signora per anche più di un’ora. Lui però non è convinto: qualcosa stona. Possibile che lei voglia nascondergli qualcosa? E per scoprirlo, confessa: qualcosa ricorda, lei sta mentendo, ma perché? La risposta si rivela a poco a poco: lei è incompresa, frustrata, stanca e spossata, addirittura alcolizzata, mentre il piccolo, pacato interno borghese diventa sempre più angusto e soffocante. Leggendo, le risate degli occhi si alternano alle rughe di riflessione della fronte, perché tutti ritrovano qualcosa di personale in quest’amara ma passionale analisi della vita a due. 15 giorni in ospedale possono ravvivare 15 anni di matrimonio? In quindici anni di vita insieme, cosa si riesce veramente a sapere dell’altro? Domande trite e banali forse, ma che, nella magistrale versione dell’autore francese, fa piacere riporsi… almeno una volta all’anno.

domenica 14 febbraio 2010

Sfogliando... Giorni Felici, di L. Graff

A gennaio, ho letto "Le Donne", l'ultimo libro di Boyle sulla vita di Frank L. Wright, un architetto che ho sempre amato e di cui ho già potuto ammirare il quartiere di Oak Park a Chicago, il Guggenheim Museum di NY, la celeberrima casa sulla cascata. Boyle riesce a dipingere la psicologia dei personaggi in modo impeccabile, cosicché le oltre 400 pagine scorrono piuttosto velocemente. Subito dopo ho cmq sentito il bisogno di concedermi un testo leggero, leggerissimo, in tutti i sensi - "giorni felici" di Laurent Graff. L'autore francese, come indica il sottotitolo, celebra un "ironico e poetico inno alla vita"... che si legge in poche ore e si dimentica in fretta.
C'è però un paragrafo che voglio segnalare:
"Mi sono sempre piaciute le panchine. Sono l'immagine di un distacco, il luogo di una presa di distanza, di una tranquilla emarginazione sull'orlo del mondo. Rappresentano un punto di osservazione privilegiato, un rifugio pronto, uno slargo a lato del sentiero per coloro che sanno fermarsi. (...) Un uomo su una panchina non appartiene più alla realtà, o se ne distacca. Quel semplice scarto gli conferisce lo status di poeta e gli offre una visione allargata."
E ora torno ad ammirare la splendida mela di will eisner...


"Le donne" - T.C. Boyle, Ed. Feltrinelli, collana "I narratori"
"giorni felici" - L. Graff, Salani editore
"New York" - Will Eisner, Einaudi Stile libero Extra

martedì 9 febbraio 2010

cose che sto facendo

Attendo "M'illumino di meno" con un progetto dedicato...
di cui spero di riuscire a postare un'anteprima in concomitanza con l'evento.
Nel frattempo, preparo l'intervista alla bravissima Vanna Vinci - per chi non la conoscesse http://www.vannavinci.it/ - per il prossimo numero di Satura. E proseguo il mio corso di fotografia: vedrete i risultati!
Stay tuned!